venerdì 27 novembre 2015

Perchè mi sono sono convertito al pastafarianesimo?

Eccomi con il mio simbolo di fede
Ho deciso che d'ora in avanti, a chi mi chiederà in cosa credo, risponderò che sono pastafariano.
Dirò che noi pastafariani crediamo che l'universo è stato creato da un mostro di pasta al sugo ubriaca, e rivendichiamo con forza il diritto di credere in questa cosa strana.
Al mondo esistono numerosissime cosmogonie: c'è chi ha creduto nell'olimpo, chi crede che l'universo sia stato creato in sette giorni da un certo dio, chi crede che sia stato generato da un uovo cosmico sospeso nella non-esistenza (induismo).
Ognuno può credere in quel che vuole, ma il vero problema è che una caratteristica comune di tutte le religioni (pastafarianesimo escluso) è di ritenersi esatta, e le altre sbagliate. Ognuno crede che il proprio Dio sia l'unico vero Dio, e che tutti gli altri siano infedeli. E giù a massacrarsi di botte.
Io fino a ieri ero agnostico, non avevo una fede e riconoscevo il diritto a chiunque di credere nell'amico immaginario che preferisce, senza però rompere le scatole agli altri. Ora, visto il caos che sta succedendo per il mondo per via del fatto che stiamo ricadendo in secoli bui di integralismo, credo che occorra fare qualcosa di più. Per questo mi sono convinto che sia necessario convertirsi al pastafarianesimo, e cerco di fare in modo di convincere anche voi.
Il pastafarianesimo è una roba seria, anche se non sembra.
E' stato creato nel 2005 da Bobby Hederson, un fisico all'Oregon State University, per protestare contro la decisione del consiglio per l'istruzione del Kansas di insegnare il creazionismo nei corsi di scienze come un'alternativa alla teoria dell'evoluzione (cioè, si poteva scegliere di studiare, in scienze, la teoria dell'evoluzione di Darwin oppure la storiella di Adamo e Eva). In una lettera aperta inviata al Kansas State Board of Education, Henderson professò di credere in un creatore sovrannaturale molto somigliante a degli spaghetti con le polpette. Henderson successivamente chiamò per questo la teoria della creazione "Pastafariana", rivendicando uguali ore di insegnamento insieme alle teorie del disegno intelligente e dell'evoluzione. Henderson spiegò che poiché il movimento a sostegno del disegno intelligente utilizza riferimenti ambigui a un non meglio precisato "progettista intelligente", ogni entità concepibile poteva rivestire questo ruolo, compreso il Prodigioso spaghetto volante (in inglese Flying Spaghetti Monster). Secondo molti atei ed agnostici, il pastafarianesimo rappresenterebbe una versione moderna della Teiera di Russell e dell'Invisibile Unicorno Rosa. (fonte wikipedia)
Questa provocazione di Henderson ha subito preso piede. Quindi il ragazzo si è dato da fare e ha creato tutto un sistema pastafariano, simile alle religioni tradizionali.
Nella nuova religione non ci sono comandamenti, ma bensì otto “preferirei che tu evitassi” dettati direttamente dal prodigioso spaghetto volante. Il primo, molto significativo, dice che occorre evitare di vantarsi della propria religione, e che se qualcuno non crede in lui, lo spaghetto volante se ne frega alla grande.
La patente di un pastafariano
Avete capito già che il pastafarianesimo è una geniale provocazione. Prendete il fatto dello scolapasta. Visto che alcune persone hanno ottenuto il diritto di posare per foto ufficiali con il volto coperto per motivi religiosi (cosa che io considero non solo stupida, ma anche pericolosa) i pastafariani hanno cominciato a rompere le scatole pretendendo di poter mettere la foto della patente con in testa uno scolapasta, simbolo della loro fede. Qualcuno ci è pure riuscito: nel luglio 2011, in Austria, l'ufficio dei trasporti di Vienna ha riconosciuto il diritto di un giovane pastafariano, Niko Alm, a inserire nella patente di guida una propria fotografia uno scolapasta in testa. Analogo episodio si è ripetuto nel luglio 2013 a Brno, in Repubblica Ceca, quando il ventottenne Lukáš Nový ha ottenuto che gli venisse riconosciuto il diritto di utilizzare, per la propria carta d'identità, una foto che lo ritrae mentre indossa lo scolapasta, in accordo alle leggi nazionali che consentono l'utilizzo di copricapi per motivi medici o religiosi purché non nascondano il volto.
Purtroppo la nuova religione ha preso una piega forse un po' troppo goliardica: per molti, essere pastafariano si limita a ritrovarsi per mangiare quantità di spaghetti. Del resto, una mano a tutto questo l'ha data Henderson, quando ha detto che nella religione pastafariana il paradiso esiste: un vulcano erutta birra, ed è pieno di spogliarelliste. Poi, per forza che non ci prendono sul serio.
Scherzi a parte, credo davvero che oggi ci sia bisogno di pastafarianesimo: da un lato sentiamo gridare “Allah è grande” da tizi che si fanno saltare in aria, dall'altra preti drogati e puttanieri (quando va bene) ce la menano con la santità. Meglio mettersi uno scolapasta in testa, e cercare di trascinarli nel ridicolo.
In Italia il movimento pastafariano sta prendendo piede. Il registro nazionale conta oggi 3259 iscritti, manchi tu.
In Italia, tra l'altro, la chiesa pastafariana ha chiesto di togliere le tasse sulla casa dei propri adepti, visto che la casa di ogni pastafariano è un luogo di culto. 

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