martedì 5 febbraio 2013

INTERVISTA: IL POVERO BUSSINESS DEI FURTI DI RAME

Tutti i giorni vediamo i cassonetti della nostra città con accanto televisori, frigoriferi, lavatrici abbandonate. Eppure sappiamo che basta una telefonata e il servizio raccolta rifiuti viene a casa a ritirarceli gratis. Possibile che i nostri concittadini siano così incivili? O forse dietro questi abbandoni c'è dietro qualcos'altro? A guardarli bene, questi rifiuti abbandonati, spesso presentano strane mancanze. I televisori sono spesso rotti, e dal tubo catodico manca il gruppo di deflessione. Per i non tecnici, il gruppo di deflessione è una bobina di rame abbastanza grossa che si occupa della corretta formazione delle immagini sullo schermo. Perchè alle tv viene asportato?
Anche i frigoriferi e le lavatrici spesso sono depredate. Manca il motore, anche lui con dentro parecchio rame. Chi si è preso il motore del frigo?
La domanda è intrigante e abbiamo cominciato a fare domande. Il quadro che ne esce sembra una vecchia storia all'italiana, da ladri di galline o di biciclette. Una storia che parte dalla povertà, dall'emarginazione, dalla lotta per la sopravvivenza economica.
Chi prende il rame dagli elettrodomestici? Abbiamo seguito la domanda e ci ha portato in posti sconosciuti.
Sono i proprietari degli elettrodomestici usati che si occupano di recuperare le parti più preziose e quindi di abbandonarli? Smontare il motore di una lavatrice, farlo a pezzi per recuperare gli avvolgimenti di rame è un lavoro che richiede un minimo di abilità, spazio e attrezzature. Da un motore si può recuperare circa mezza chilo di rame. Ne vale la pena?
Quanto vale un chilo di rame portato da un rottamaio? Il prezzo è variabile tra i 4 e i 6 euro. Dipende da tipo di rame: quello ricavato dai fili elettrici è più puro e viene pagato di più, quello di grondaie, da lattoniere, è meno puro e vale meno. Possibile che ci siano cittadini che smontino la lavatrice per recuperare 2-3 euro? Ci sentiamo di rispondere di no.
Allora chi è che depreda gli elettrodomestici?  E dove li prende?
Abbiamo scoperto un giro sommerso di persone - sia italiane che straniere - che si dedicano a questa attività. Un lavoro che rende poco, al massimo 50 euro al giorno. Ma 50 euro al giorno possono fare la differenza tra la pancia vuota e la pancia piena.
Gli elettrodomestici che non servono più sono rifiuti speciali. Essi rientrano sotto la denominazione di RAEE (rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche) e vanno smaltiti secondo precise disposizioni. All'interno dei RAEE vi sono sostanze nocive e fortemente inquinanti, sostanze difficilmente recuperabile e smaltibili, sostanze (come il rame) che è conveniente recuperare.
Le aziende di raccolta rifiuti provvedono a stoccare i rifiuti RAEE che ricevono per avviarli ad un processo di smontaggio e riciclaggio.
E' proprio lì, spesso, che intervengono i ladri di RAEE. Approfittando della mancanza di custodia, i rifiuti appetibili vengono sottratti proprio dai centri di raccolta, spesso utilizzando delle vecchie Ape Piaggio. I rifiuti rubati vengono portati in luoghi isolati, spesso fabbriche abbandonate, dove poi vengono depredati e quindi ricaricati sull'ape per essere abbandonati nei pressi dei cassonetti e quindi tornare al centro di raccolta.
Questa attività è illegale e coinvolge molto spesso cittadini stranieri che vivono ai margini della società e nomadi. Ma tra loro anche italiani in difficoltà economiche.
Abbiamo incontrato una di queste persone, che ha accettato di rispondere ad alcune nostre domande sotto la garanzia dell'anonimato.
Quanto riesci a guadagnare con questa attività?
Dipende.  A volte va bene e riesco anche a guadagnare 300 euro alla settimana, a volte va male e non riesco a portare soldi a casa.
Da cosa dipende?
Dalla concorrenza innanzitutto. Ci sono parecchie persone che si dedicano a questa attività e quindi chi arriva primo riesce a prendere i "pezzi" migliori.
Ma dove prendete il materiale?
Molto spesso "ricicliamo" rifiuti che vengono abbandonati dalle persone dai cassonetti o nei fossi delle strade. Prendiamo quello che ci serve, e poi li riportiamo dove li abbiamo trovati. Poi andiamo nei centri di raccolta, ma lì è difficile trovare qualcosa a causa della concorrenza di chi arriva prima. Qualche tempo fa abbiamo trovato una fabbrica abbandonata a (....) e li abbiamo recuperato tutti i cavi che erano stati lasciati in alto. C'era molto rame, ma è stato pericoloso perché la struttura era decrepita. Inoltre, qualcuno una notte è venuto al posto nostro è si è preso i cavi che eravamo già riusciti a portare a terra...
Non temete le forze dell'ordine?
Certo, ci stiamo attenti. Ma  siamo dei ladri di galline, che vuoi che ci facciano.... 
(PUBBLICATO DA NOVIONLINE IL 24/5/2012)

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