martedì 15 gennaio 2013

E SE GLI OGM FACESSERO BENE?

Qualche anno fa, visitai una azienda agricola in compagnia del suo proprietario. Io di agricoltura non so nulla, ma sono molto curioso e lo coprii di domande: quanto grano rende un campo, quanto costa coltivarlo, chi fissa il prezzo del grano, ecc.
Rimasi stupito dalla quantità di trattamenti che i nostri campi devono subire per produrre qualcosa: antiparassitari, antinfestanti, un trattamento per ogni specifico problema.
“Tutto perchè in Italia non usiamo gli ogm...” mi disse. Restai perplesso. Mi spiegò che in altri paesi si può coltivare un grano geneticamente modificato, che necessita di un solo trattamento anziche le decine del grano tradizionale. Alla fine, chi mangia il grano ogm mangia meno porcherie, la coltivazione costa meno, e il grano è buono uguale.
Non gli credetti del tutto: la manipolazione genetica per me è sempre stata sinonimo di esperimenti pericolosi.
Pochi giorni fa mi sono imbattuto nel “mea culpa” di Mark Lynas, noto giornalista britannico e ex attivista di greenpeace, l'associazione ambientalista che da anni lotta contro la diffusione degli ogm.
Lynas, durante una conferenza degli agricoltori inglesi, ha chiesto scusa per le posizione che in precedenza aveva espresso contro gli Ogm e ha cambiato radicalmente posizione.
«Pensavo che gli Ogm avrebbero fatto aumentare l’uso degli agenti chimici; che avrebbero fatto guadagnare solo le grandi compagnie; che non li volesse nessuno; che fossero pericolosi. Sono qui per scusarmi: mi dispiace di avere passato anni e anni a strappare le coltivazioni di Ogm e mi dispiace anche di avere aiutato il movimento anti-Ogm a prendere piede a metà anni 90. Io sono un ambientalista e ho sbagliato su tutta la linea» ha detto il giornalista.
Lynas ha spiegato di aver scoperto la scienza e di aver approfondito, sempre partendo dal suo amore per l'ambiente, scoprendo così che gli Ogm possono permettere di abbattere l'uso dei pesticidi e che non vi siano prove che il loro consumo possa fare danni.
“Il mondo – ha proseguito Lynas - ha una tecnologia per sfamare in modo sostenibile una popolazione di 10 miliardi di persone. La domanda più importante quindi è questa: agli agricoltori sarà permesso di usare questa nuova tecnologia? In Europa quasi ovunque resta vietata la produzione di Ogm, con una perdita enorme di denaro, qualità, quantità, soprattutto nei paesi più poveri”.
Conclude Mark la sua conferenza: «Il mio messaggio alla lobby anti-Ogm, dagli aristocratici inglesi agli chef celebri ai buongustai americani ai cittadini indiani, è questo: avete diritto a pensarla come volete ma voi dovete sapere fin d’ora che le vostre tesi non sono suffragate dalla scienza. Per la salvezza del pianeta e della gente, è il momento che vi fate da parte e ci permettete di cominciare a sfamare il mondo in modo sostenibile.».



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