mercoledì 9 gennaio 2013

SIAMO TUTTI GAY!

Le statistiche che si trovano in rete fissano attorno al 5% la percentuale di popolazione omosessuale sul totale. Inoltre, un ulteriore 10% sarebbe composto da persone bisessuali, cioè eterosessuali ma occasionalmente omosessuali.
Una percentuale che in Italia include da un minimo di 3 a un massimo di 10 milioni di persone. Tutta gente che vota, si sono dovuti dire gli spin doctor delle campagne elettorali per le elezioni politiche 2013. E via, tutta alla ricerca del voto gay che non può essere mica lasciato andare a sinistra!
Oggi su twitter (perchè la politica ormai si fa lì) nientepopodimenoche Pierferdinando Casini apre ai diritti delle coppie gay.
Dopo averci “scassato i cababisi” (come direbbe Montalbano) per anni sulla sacralità, la centralità, ecc ecc della famiglia tradizionale, il leader dell'UDC si è fatto due conti e ha cercato di recuperare qualche voto su quella sponda.
Il giorno prima era stato addirittura Silvio Berlusconi ad aprire verso i gay, sia pure solo con un cenno del capo. Per uno come lui, che fino a ieri i gay li aveva considerati solo come soggetti per le sue barzellette, è stato un grosso sforzo.
Hanno capito benissimo che i gay sono persone assolutamente normali, senza nulla di più e nulla di meno delle altre persone eterossessuali. E quindi, anche tra di loro ci saranno persone che guardano alla politica con interesse, e votano secondo coscienza e ragionamento, e altri che guardano alla politica all'italiana, senza troppo sforzo e pronti a dare il voto alle sirene dell'ultima ora.

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