martedì 29 gennaio 2013

MAURITANIA, L’ORRORE DELLE BAMBINE ALL’INGRASSO


Magro è bello? Forse, ma non certo in Mauritania, dove la bellezza delle donne si misura in chilogrammi. Unisci al fatto che in quel paese le ragazze vanno in sposa quando sono ancora bambine, e spunta una tortura terribile che si chiama Leblouh e che vede le madri trasformarsi in aguzzine e le figlie in vittime.
In Leblouh, detto anche gavage de filles, è una pratica abituale in Mauritania: le bambine, dai 5 anni in su, vengono costrette a ipernutrizione in maniera da prendere peso in modo da essere più attraenti (per la visione locale) e quindi avere più pretendenti e ottenere una maggiore dote per il matrimonio.
Questo “ingrasso” non viene ottenuto offrendo manicaretti e dolciumi alla bambine, ma costringendole a ingurgitare ogni giorno litri di latte di cammella. Per indurle a bere le bambine sazie, le madri le picchiano e in particolare stringono i loro piedi tra due bastoni (vedi foto) in modo da indurle ad aprire la bocca, che poi riempiono di latte. Non sono rari i casi in cui le bambine muoiono soffocate dal loro stesso vomito o per pancreatite acuta.   Inoltre le ragazze vengono continuamente sorvegliate dalle madri per impedire che vomitino.
Oltre a questa pratica di alimentazione forzata, alle bambine sono somministrati farmaci veterinari per  cammelli che le portano ad accumulare grasso.
Per le madri che non se la sentono di sottoporre le figlie a questa tortura, esistono centri specializzati che in tre mesi garantiscono risultati soddisfacenti in termini di peso. In queste strutture le bambine sono tenute prigioniere e rimpinzate fino a ingrassare anche di 40 chili in tre mesi.
La repubblica islamica di Mauritania è uno Stato dell'Africa Occidentale che confina con il Sahara Occidentale a nord, l'Oceano Atlantico ad ovest, il Senegal a sud ovest, il Mali al sud e ad est e l'Algeria a nord-est. E’ abitata dal tre milioni e mezzo di persone. Solo nel 2007 la schiavitù in Mauritania è stata dichiarata illegale. 

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